Ci sono volute 199 partite per definire la finale scudetto della 80esima edizione del massimo campionato di hockey ghiaccio. Di fronte il Val Pusteria opposto al Renon nel derby dell’Alto Adige che deciderà lo scudetto per due formazioni che non hanno mai vinto il massimo alloro. Il Val Pusteria è alla terza finale in quattro anni. Il Renon è alla quinta finale dalla stagione 2005/06. Il Brunico ha il vantaggio della pista perché nel corso dei playoff ha vinto, a spese dello stesso Renon, la Coppa di Lega che gli permette questa possibilità. Il Val Pusteria è fermo dal 3 aprile dopo aver battuto in quattro gare il Cortina in semifinale. Il Renon, sabato scorso, ha eliminato l’Asiago, vincitore dell’ultimo campionato, per 4-1 nella serie. Nelle formazioni non ci sono assenze di rilievo. Il Brunico, rispetto all’ultima gara, opera un avvicendamento. Benno Obermair è preferito in attacco al posto del difensore Daniel Glira. Il Renon ritrova Mirko Quinz che viene messo a referto dopo un’assenza che durava dall’ultima di stagione regolare (4 marzo). Per turnover è escluso il difensore David Urquhart. Renon, quindi, che sceglie un assetto più offensivo.
Bastano appena 25 secondi e la quaterna arbitrale deve intervenire a carico di Max Oberrauch che è fermato per aggancio con il bastone. Nel conseguente powerplay il Renon fa girare bene il disco ma anche la difesa dei padroni di casa non è da meno e respinge la minaccia. La gara è molta tesa: a farne le spese sono Rampazzo e O’Marra che vengono spediti in panca puniti per gioco duro. Al 5′ arriva anche la prima penalità per gli ospiti: Levin Nelson è fermato per carica scorretta. Da questo powerplay i Lupi iniziano a macinare gioco e cercano di essere più propositivi nei confronti di un avversario che cede l’iniziativa senza tuttavia rischiare troppo. Borgatello apre per Hofer che scarica un diagonale che lambisce il palo. Il Val Pusteria cerca d’insistere ma bucare la difesa dei “Rittner Buam” è cosa molto difficile. Ogni disco messo al centro dalle ali pusteresi è respinto al mittente con Mason che non sbaglia un intervento. Un po’ come nelle previsioni, difese che dettano i tempi del gioco, poche occasioni da rete, risultato bloccato ed anche poche emozioni. Non basta al Val Pusteria il maggiore possesso del disco. Questo è il quadro del primo tempo della 80esima finale scudetto che si chiude in perfetta parità sullo 0-0. Si riparte come nel primo tempo. Con una penalità di gioco. Questa volta a farne le spese è Ingemar Gruber che su accomoda in panca puniti per aggancio con il bastone. Il Val Pusteria preme ma è ancora la difesa avversaria ad avere la meglio. Quando si torna in parità numerica, i Lupi continuano il loro attacco forsennato e si creano una delle occasioni più nitide della serata con McCauley che non riesce a superare Mason. Immediata e veloce ripartenza degli ospiti nella stessa azione: con un contropiede da manuale, i giocatori dell’Altopiano firmano la prima rete della serata finalizzata da un puntuale Matt Siddall. Aubin para il primo intervento ma nulla può sulla seconda conclusione del numero 39 del Renon. Immediata reazione dei gialloneri che ci provano con Bona ma niente da fare con Mason che in maniera fortunosa sventa. Il Brunico attacca a testa bassa. Campbell si smarca bene e viene steso in maniera fallosa. Sul powerplay la squadra di Mario Richer arriva alla rete del pareggio. Sirianni viene servito da un diagonale che taglia la difesa. L’oriundo non sbaglia davanti a Mason. La gara non ha un attimo di tregua come ci si aspetta da una finale scudetto. Altra ripartenza veloce del Renon che manda al tappeto di nuovo la squadra di casa. Luca Ansoldi scocca un diagonale che costringe Aubin ad una difficile parata. Sulla ribattuta dell’estremo giallonero, interviene Dan Tudin che insacca a porta vuota. La squadra di Collalbo appare molto cinica in attacco. Il Val Pusteria tenta di nuovo di acciuffare il Renon. Ancora una volta tanta intensità degli attaccanti pusteresi ma il gol non arriva. Di nuovo una ripartenza del Renon che costringe alla fortunosa parata Aubin. Si continua senza sosta: la formazione di Rob Wilson adesso pratica un forechecking asfissiante che manda in apnea un Brunico che ha speso molto fino a questa parte della gara ed inizia ad accusare un po’ di stanchezza. Scandella in break lambisce la traversa a Mason superato ma il finale è degli ospiti che chiudono all’attacco cercando ripetutamente il gol dell’allungo. Il Val Pusteria vacilla. Ramsey e compagni si guadagnano anche un powerplay da sfruttare per lo più nel tempo successivo. Il tempo si chiude con il Ritten in vantaggio per 2-1. La formazione ospite inizia in powerplay e non sbaglia. Ancora una volta è Matt Siddall implacabile che, dopo appena 18 secondi di gioco, firma la sua doppietta personale ed il terzo gol della serata, per il nuovo allungo dei “Rittner Buam”. Il gol è pesantissimo nell’economia del gioco perché permette al Renon di gestire il resto del tempo come meglio crede grazie alle sue più che buone credenziali difensive. Il Val Pusteria cerca di riorganizzarsi ma la manovra è incompleta e sfilacciata o per meglio dire la squadra di casa non sembra avere più la forza di riaprire il match. I tiri del Brunico ci sono ma dall’esito molto scontato e prevedibile. Verso metà tempo incidente di gioco con Aubin che colpito nello slot cade pesantemente sul ghiaccio ma l’estremo dei Lupi rimane al suo posto. Il vero colpo del ko per l’esito del match arriva dalla puntuale terza linea degli ospiti. Il Brunico non effettua un cambio esemplare e lascia spazio a Daccordo che lancia indisturbato Emanuel Scelfo. L’attaccante del Renon sigla senza tanti complimenti un altro gol che indirizza questa Gara 1 verso Collalbo. La gara s’infiamma quando volano colpi proibiti tra Mason e qualche avversario. Rissa in pista con la quaterna arbitrale che punisce Rampazzo (2′) e McCauley (2’+2′). Ormai la gara è segnata. Rimane un’altra doppia minore a David Ling che descrive tutto il nervosismo della squadra di casa che non riesce più a rientrare in partita fino al termine della sirena finale. Il Renon vince 4-1 ed espugna la Leitner Solar Arena. Salta subito il fattore pista e di conseguenza il vantaggio che il Brunico si era conquistato vincendo la Coppa di Lega. Non basta ai padroni di casa un buon primo tempo contro la solida difesa del Renon che poi colpisce con cinismo grazie anche ad buon Matt Siddall. Martedì la replica a Collalbo per una finale che si fa già in salita per i Lupi gialloneri.hockeyghiaccio.net
Marcatori: 24:40 (0-1) M.Siddall (I.Gruber/E.Johansson); 29:00 (1-1) R. Sirianni (M.Oberrauch/D.Ling) in sup.num.; 30:59 (1-2) D.Tudin (L.Ansoldi/P.Rissmiller); 40:18 (1-3) M.Siddall (L.Nelson/T.Ramsey); 51:13 (1-4) E.Scelfo (L.Daccordo/T.Spinell)
Formazione Val Pusteria
Portieri: J.S. Aubin 60:00 – (P.Kosta) Difensori: A.Helfer, C.Mair, A. Hofer, D.Campbell, C.Borgatello, D.Elliscasis, I.Althuber; Attaccanti: K.McLeod, G.Scandella, R.Sirianni, P.Bona, M.Oberrauch, D.Ling, V.Schweitzer, T.Erlacher, L.Crepaz, L.Tauber, D.McCauley, R. O’Marra, B.Obermair; Allenatore: M.Richer
Formazione Ritten:
Portieri: C.Mason 60:00 – (J.Niederstatter); Difensori: I. Gruber, M.Moisand, G.Guentzel, R.Rampazzo, T. Ramsey, M.Ploner, I.Tauferer; Attaccanti: L. Nelson, E.Johansson, D.Tudin, J.Kostner, A.Eisath, P.Rissmiller, T.Spinell, A.Tauferer, E.Scelfo, M.Siddall, L.Ansoldi, L.Daccordo, M.Quinz; Allenatore: R.Wilson
Tiri in porta: Val Pusteria 47 (13/17/17) – Ritten 58 (13/12/33)
Penalità: Val Pusteria 8×2′ – Ritten 6×2′
Powerplay: Val Pusteria 1/3 – Renon 1/5
Arbitri: Karel Metelka e Claudio Ferrini: Giudici di linea: Claus Unterweger e Alexander Andreas Waldthaler