Vincere anche la quarta partita significa una sola cosa: FINALEEEEE!!!!!!!
Il Cortina torna in casa per questa serie di semifinale con l’obbligo di vincere se vuole continuare la stagione ed i playoff. Il Val Pusteria, invece, è in serie positiva da otto gare consecutive in questi playoff e quindi vuole continuare la sua marcia verso la finale scudetto. Il Cortina si dispone con la stessa identica formazione di Gara 3. Nel Val Pusteria, sempre al gran completo, un avvicendamento nei giovani della squadra: Ivan Althuber torna in difesa mentre è assente Alex Obermair.
Inizio a ritmi blandi all’Olimpico con gli ospiti che si limitano a controllare il gioco contro un Cortina che cerca di giocare la sua partita ma non trova i giusti spazi dalle parti di J.S. Aubin e che non crea nulla di veramente pericoloso verso la porta pusterese. La partita scorre via veloce e con il passare dei minuti il ritmo aumenta con i primi interventi dei rispettivi portieri. Il Val Pusteria non sfrutta il primo poweplay della serata. Quando si torna in parità numerica, Birzins pecca di altruismo e fa sfumare una bella azione corale degli ampezzani. Quando il Cortina è con l’uomo in più, Dingle si crea una bella occasione con un’azione veloce in powerplay. Sul rimbalzo concesso da Aubin, né Dingle né De Bettin riescono a deviare il disco nella porta spalancata. La seconda parte del drittel è più combattuta ma anche più spigolosa e nervosa con qualche intervento ai limiti della correttezza e con un gioco che latita. Si continua con un powerplay per parte ma la partita non decolla proprio con un match che continua sui binari del nervosismo e dei giocatori più impegnati in ripicche personali che nel costruire il gioco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 e con una doppia minore a Giulio Scandella. Secondo periodo che vede i cortinesi iniziare con l’uomo in più sul ghiaccio per la penalità affibbiata a Scandella nel finale di prima frazione, fatto che permette ai padroni di casa di avere la possibilità di forzare la situazione nei pressi di Aubin che riesce a cavarsela egregiamente specie su una deviazione ravvicinata di DeBettin. Tornati a ranghi completi è il Val Pusteria che va vicinissimo alla marcatura con Sirianni. Il gioco comincia a farsi piacevole, con le due formazioni che pensano più a giocare che a menare le mani e così la partita ne beneficia. Il Cortina ci prova con Dingle che però insiste troppo a portare il disco anche contro l’intera difesa pusterese che riesce poi a liberare in maniera efficace. Le squadre restano molto attente nelle loro azioni, con il Cortina che non riesce a costruire un tiro realmente pericoloso contro un Val Pusteria che registra qualche suo giocatore in apparente difficoltà per non dire sottono rispetto alle precedenti partite della serie. Al primo errore la difesa ampezzana paga dazio: disco perso in impostazione, tiro dalla distanza, Borrelli concede un rimbalzo in mezzo al traffico dove Ling, prontissimo, non perdona ed insacca. Dopo il vantaggio il Val Pusteria cerca di controllare, approfittando anche di una superiorità poi annullata dal fallo di McCauley e durante la quale Lorenzo Lacedelli sfiora il montante mettendo di poco a lato. Dingle continua a cercare fortuna ma è troppo solo per trovare la via della rete e anche quando cerca il passaggio decisivo trova compagni troppo esitanti sul da farsi in zona offensiva. Ancora piuttosto appannato Gron che nel momento di maggior pressione dei suoi finisce in panca puniti per un fallo giudicato con eccessiva severità da parte degli arbirti. Nel finale Borrelli sfiora la papera giudicando con estrema leggerezza un disco che cerca di addomesticare con la pinza senza dubbio troppo “morbida”, tanto che a fil di sirena rischia di fare una bella frittata con il disco che finisce di poco a lato. Il cinismo tattico pusterese si materializza nuovamente ad inizio di terzo periodo, quando è Sirianni a capitalizzare l’occasione capitatagli sulle stecca, spedendo il disco sotto l’incrocio con un Borrelli incolpevole. Sul doppio vantaggio gli ospiti hanno gioco facile anche se i ritmi restano accettabili per un Cortina che è incapace quasi di contrapporre una valida risposta ad un avversario che gioca in scioltezza e tranquillità con il risultato saldamente in mano. Gli ampezzani comunque si riorganizzano e riescono a passare dopo 5 minuti grazie ad un tocco di stecca di Felicetti che mette fuori causa qualsiasi intervento di Aubin riaprendo così la questione Gara 4. Trovata la segnatura i padroni di casa cominciano a crederci e anche Gron comincia a farsi vedere in zona offensiva con alcune conclusioni su cui Aubin controlla comunque in maniera brillante. Doell cerca il tocco di Dingle che arriva però con un attimo di ritardo alla deviazione sotto misura con Aubin che vede sfilare davanti allo slot l’occasione ampezzana. La stanchezza comincia a fare capolino sul ghiaccio, con le due contendenti che cercano di sbagliare il meno possibile per non dover accelerare e rimediare la situazione. Grof ci prova dalla distanza con un tiro che sfiora la traversa ma alla fine nessuno riesce a capitalizzare l’occasione che viene poi controllata dall’estremo giallonero. Il Cortina continua a cercare il pareggio, prima con una stoccata di Albers dalla blu e successivamente con una deviazione di Dingle su sui Aubin dimostra di avere come sempre la giusta concentrazione nei momenti più caldi del match. Si risveglia poi il Pusteria che arriva vicinissimo al terzo gol anche se la conclusione finale di Sirianni è fiacca e Borrelli para prontamente. Ad un minuto dalla fine l’estremo ampezzano lascia la gabbia per far posto al sesto uomo di movimento, con Dingle che porta avanti un paio di dischi senza trovare compagni pronti per andare in gol, cosa che invece succede a McCauley che raccoglie un disco in alleggerimento e lo piazza in rete dalla distanza, firmando la rete a porta vuota che sancisce il successo dal Val Pusteria. Il Brunico vince all’Olimpico per 3-1, chiude la serie con un perfetto “sweep”, e porta i Lupi gialloneri in Finale per la terza volta in 4 stagioni. Onore al Cortina per il suo campionato che si ferma per il terzo anno consecutivo in semifinale e per l’impegno mostrato anche nei momenti più difficili.hockeyghiaccio.net
Marcatori: 32:43 (0-1) D.Ling (D.Glira/G.Scandella); 40:51 (0-2) R.Sirianni (G.Scandella/D.Ling) in sup.num.; 45:58 (1-2) L.Felicetti (L.Zanatta/S.Gron); 59:36 (1-3) D.McCauley (R.O’Marra/A.Hofer) a porta vuota
Tiri in porta: Cortina 26 (8/13/5) – Val Pusteria 32 (11/12/9)
Penalità: Cortina 5×2′ – Val Pusteria 5×2′
Powerplay: Cortina 0/6 – Val Pusteria 1/5
Arbitri: Karel Metelka e Nadir Ceschini; Marco Bettarini e Simone Mischiatti
Val Pusteria vince la serie di semifinale per 4-0 e si qualifica per la finale scudetto (la terza in quattro anni). Dal 12 aprile sfiderà la vincente della serie tra Renon ed Asiago per la conquista della Elite A Itas Cup al meglio delle sette gare. Indipendentemente dall’avversario che arriverà, l’HC Val Pusteria è certo di iniziare la Finale scudetto sul ghiaccio di casa avendo vinto la Coppa di Lega.