Ritten Sport – Lupi Fiat Professional HC Val Pusteria 4:1 (1:0, 1:0, 2:1)

Prima gara decisiva per l’assegnazione del titolo. Si gioca alla Ritten Arena di Collalbo. In caso di vittoria la squadra di casa, in vantaggio nella serie per 3-2 nei confronti del Val Pusteria, si aggiudicherebbe il titolo della Elite A Itas Cup. Nessuna delle due squadre, nelle precedenti cinque partite, ha vinto sul ghiaccio di casa con tre vittorie a Brunico da parte del Renon e due vittorie del Val Pusteria a Collalbo. Quello che cambia in questa Gara 6 è che il Val Pusteria deve assolutamente vincere altrimenti lo scudetto è dei “Rittner Buam”. Per la squadra di casa una novità. Per risentimento muscolare manca Gabe Guentzel. Al suo posto, sempre in difesa, compare David Urquhart che, dopo 5 gare in tribuna per turnover, esordisce in questa finale scudetto. Questo avvicendamento è la prima vera novità della serie per due squadre che hanno sempre avuto nelle precedenti cinque gare i roster al completo. Dan Tudin, invece, dato in forse, dopo aver preso un puck in volto in Gara 5, è regolarmente sul ghiaccio. Nessuna novità per il Val Pusteria che si presenta al completo.

Dopo un paio di conclusioni pusteresi nei primi secondi di gioco arriva il vantaggio dei padroni di casa: prima vera discesa con Tudin che di rovescio serve un puntuale Rissmiller, prontissimo a precedere Hofer e ad infilare un Aubin ancora inoperoso. Il Val Pusteria cerca subito di reagire con Scandella che gira in rete un disco su cui Mason devia d’istinto e poco dopo arriva la prima fase da “special team” della partita con McCauley e Hofer che costringono i gialloneri ad una doppia inferiorità numerica mal gestita dal Renon con una manovra lenta e alla fine inconcludente alla voce “occasioni” vere e proprie. In parità numerica grande contropiede dei Lupi finalizzato da Scandella con un tocco in diagonale insidiosissimo su cui Mason ci mette la stecca per chiudere l’angolo, ma sul ribaltamento di fronte ancora penalità contro i pusteresi ai danni dello stesso Scandella per una bastonata. Ramsey costruisce almeno due grandi occasioni con due dischi scagliati dalla blu ma con il quartetto avversario che riesce a superare anche questa fase con l’uomo in meno. Terza linea del Renon che mette in seria difficoltà una retroguardia giallo nera un po’ leggera nel controllare un paio di dischi davanti allo slot di Aubin, il quale mette il gambale su un successivo diagonale di Siddall che aveva eluso l’intervento di Borgatello dopo un tentativo di impostare l’azione dei suoi in fase offensiva. Sirianni liberato al tiro a colpo sicuro non riesce ad inquadrare la gabbia avversaria anche se il Val Pusteria comincia a mettere più volte i pattini nel terzo difensivo avversario, costringendo Mason a trattenere il disco per evitare problemi. Prima opportunità per gli ospiti di provarci con l’uomo in più a disposizione a ridosso dell’ultimo minuto di gioco, senza però riuscire a costruire qualcosa di pericoloso prima che arrivi la sirena del primo intervallo in pista con il Renon in vantaggio per 1-0. Nel secondo periodo termina senza risultati la superiorità per il Val Pusteria che non riesce a costruire una sola occasione che si possa definire tale tanto da impensierire in qualche modo Mason. Le squadre cominciano ad allungare i loro cambi di linee sul ghiaccio ma i ritmi di gioco si mantengono alti, con il Renon che va vicinissimo al 2-0 con un’azione in velocità finalizzata da Daccordo con un tocco in diagonale davanti allo slot di Aubin che ci mette miracolosamente il gambale riuscendo a deviare quanto basta per evitare di subire ulteriori preoccupazioni. Come detto i tempi dei cambi si allungano, come le difese delle due formazioni, concedendo qualche metro in più ai rispettivi attacchi, specie con le due terze linee in cui ha la meglio quella più storicamente più incisiva dei “Rittner Buam”, con Spinell che cerca il rovescio angolato su cui Aubin ferma con la pinza direttamente sul ghiaccio. Ansoldi e Ling finiscono in panca puniti e le due squadre restano in 4 contro 4 sul ghiaccio, almeno fino a quando è Hofer a colpire in mischia un avversario permettendo a Siddall di siglare il raddoppio in superiorità, con un preciso tiro di prima intenzione su cui Aubin può solo abbozzare un intervento con la pinza senza risultato. I pusteresi sotto 2-0 cercando di attaccare come possono, ma il Renon agisce in contropiede e va vicino nuovamente alla rete con un diagonale di Siddall, uno slap di Rissmiller e infine con un tocco ravvicinato di Daccordo, ma nelle tre occasioni Aubin si fa trovare pronto nel salvare la propria gabbia. Gli attacchi del Val Pusteria sembrano piuttosto sterili, anche perché l’avversario si rintana molto bene le proprio terzo difensivo aspettando il da farsi per cercare spazi per le veloci ripartenze che mettono sempre in allarme la retroguardia di Aubin, costretto nuovamente a salvarsi sul tocco di Scelfo che costringe a fermare il gioco. McLeod viene imbeccato da Sirianni davanti a Mason che si tuffa per respingere prima e intercettare il disco nel traffico poi, anche per calmare i compagni concedendo ingaggio e cambio. A fil di sirena percussione di Nelson e disco a Rissmiller che cerca lo spazio giusto per concludere ma Aubin controlla con la stecca, con le squadre che vanno poi al secondo riposo sul punteggio di 2-0 per i padroni di casa. Inizio di terzo periodo in cui si notano subito alcuni cambiamenti nelle prime due linee del Val Pusteria, con Oberrauch che scala in seconda linea per far posto a McCauley nel primo blocco, ma dopo un paio di tentativi in zona offensiva è il Renon a passare di nuovo: parte in contropiede Spinell che pesca all’indietro l’accorrente Urquhart che di prima intenzione piazza il disco alle spalle di Aubin. Ancora Spinell pericolosissimo quando si invola tutto solo verso la gabbia giallonera ma la sua conclusione finisce larga anche se di pochissimo rispetto all’incrocio. Sul 3-0 il tempo comincia a scorrere e il pubblico della “Ritten Arena” capisce di essere molto vicino a toccare il proprio sogno, nonostante i pusteresi continuino ad attaccare incessantemente ma andando sistematicamente a scontrarsi contro la difesa guardinga dove Mason continua a controllare dettando i tempi dei cambi in modo perfetto. La manovra continua ad essere ficcante per i gialloneri che però non riescono a trovare lo spazio necessario per un tiro pulito verso la porta di Mason, mentre dall’altra parte Nelson cerca un tiro in controtempo senza trovare però il bersaglio grosso dopo aver lasciato sul posto due terzini avversari. Il Renon gioca in scioltezza e con estrema tranquillità, controllando molto bene le folate avversarie e alleggerendo la pressione quando questa si fa pericolosa intorno allo slot di Mason che comunque concede poco o nulla anche quando i possibili pericoli arrivano dalla distanza. Dopo un tiro di Ling deviato da Scandella finisce in panca puniti McCauley per il solito tocco proibito in mischia, concedendo ai padroni di casa l’ennesima opportunità in superiorità durante la quale la squadra di Wilson sembra far scorrere i secondi cercando la stoccata giusta per portarsi sul 4-0 senza però riuscirci. Ultimi minuti di partita in cui le energie cominciano a mancare ed il Val Pusteria sembra alzare bandiera bianca con la nuova penalità (inutile) di Ling, con il Renon attento in copertura e vicinissimo alla quarta rete con Daccordo che davanti a Aubin non trova lo spazio giusto per festeggiare il gol personale. Ci prova poi Ansoldi che da posizione decentrata cerca la porta trovando la deviazione di Aubin che è l’ultimo dei suoi ad arrendersi. Ultimi minuto con i tifosi di casa a guardare il tabellone per capire quanto manca allo scudetto, anche se Borgatello cancella lo “zero” dallo spot del Val Pusteria battendo Mason con un diagonale preciso ed angolato. Soddisfazione nel finale per Luca Ansoldi che controlla un disco e lo piazza nella gabbia sguarnita visto che Aubin aveva lasciato il ghiaccio per il sesto uomo di movimento deciso da Richer per tentare l’assalto finale nonostante i soli 20” mancanti alla sirena finale. Wilson manda in pista chi ha giocato di meno nella serie, completando così la festa del Renon che superando 4-1 il Val Pusteria vince il primo scudetto della sua storia dopo una serie di sogni infranti nel passato.

Il Renon conquista la serie di finale per 4-2 e vince la Elite A Itas Cup 2013/14. Il Ritten Sport è la quarta squadra altoatesina che vince lo scudetto, in 80 anni di edizioni della massima serie, dopo Bolzano, Gardena e Merano. La felicità del Presidente Thomas Rottensteiner è condensata nella sue parole mista all’emozione della primo scudetto della sua società. “E’ una vittoria strameritata non solo per quello che abbiamo visto in questa finale ma anche per quello che abbiamo saputo fare in tutta la stagione e ci corona di molti sforzi.”hockeyghiaccio.net

Marcatori: 01:27 (1-0) P.Rissmiller (D. Tudin); 28:44 (2-0) M.Siddall (D.Urquhart/E.Johansson); 41:55 (3-0) D.Urquhart (T.Spinell/l.Daccordo) in sup.num.; 59:35 (3-1) C.Borgatello (A.Helfer/D.Ling); 59:51 (4-1) L.Ansoldi (I.Gruber/C.Mason);

Tiri in porta: Renon 49 (19/18/12) – Val Pusteria 36 (11/11/14)

Penalità: Renon 2×2′ – Val Pusteria 7×2′

Powerplay: Renon 1/6 – Val Pusteria 0/1

Arbitri: Karel Metelka e Daniel Gamper; Giudici di linea: Marco Mori e Ulrich Pardatscher

L’HC Val Pusteria si congratula con il Ritten Sport per la vittoria del campionato 2013/14