Al Cotta Morandini, ora ribattezzato Scorpion Bay Arena, arriva la capolista Pusteria, per uno scontro diretto con in palio tre punti importantissimi per l’alta classifica. La Valpe ha bisogno di sfruttare il turno casalingo per trovare tre punti con una diretta rivale, mentre il Pusteria deve respingere l’assalto del Bolzano e dimostrare a tutti di essere ancora la formazione più forte. Nei valligiani c’è nuovamente David Stricker dal farm-team del Real Torino per sostituire Frigo, impegnato con l’Under 20 al pari del pusterese Glira, mentre non saranno disponibili per infortunio negli ospiti Mair ed Erlacher.
Dopo pochi secondi di gioco gli ospiti hanno a disposizione una superiorità e mettono subito in mostra un gran gioco, ma il montante della porta di Regan ferma una conclusione di Sirianni. I valligiani non si spaventano e riescono a reagire adeguatamente e, dopo aver scaldato più volte i guanti di Nikkila passano. Anthony Aquino lanca Nikiofruk che tira davanti alla porta, il primo ad arrivare sul rebound è capitan Iannone che al 07.08 regala l’1 a 0 ai suoi. Dopo un tiro del solito Sirianni il goalie finlandese del Pusteria si fa perdonare fermando alla grande prima Saviels e poi Luciano Aquino, quindi con il passare dei minuti (e complici tre power play consecutivi) gli ospiti iniziano a far molta paura. Inizia però lo show di Kevin Regan, superbo nel fermare in ogni occasione gli attaccanti altoatesini, sfortunati quando Loyns colpisce una traversa. Nelle fasi di parità numerica comunque la Valpe si fa ben valere e chiude i primi 20 minuti avanti 1 a 0.
La frazione centrale resterà a lungo nella memoria dei tifosi valligiani che hanno modo di vedere dei Bulldogs scatenati: uno sgambetto di Helfer da il la alla superiorità Valpe, concretizzata al 22.08 da Stricker, bravo nello scaricare con forza un puck splendidamente servitogli da Luciano Aquino dopo un’azione insistita. Il 2 a 1 non placa i padroni di casa che, dopo aver sfiorato il gol con McDonough e ancora Stricker trovano modo di allungare: grande azione di Johnson che arrivato davanti porta mette sulla stecca di Tony Aquino un disco che non può essere sbagliato, ed è 3 a 1 al 25.38. Al 29.59 è tripudio Valpe dato che, ancora in power play, Trevor Johnson indovina uno dei suoi famosi missili dalla blu e infila il disco del 4 a 0. Il match è ormai accesissimo e i pusteresi non ci stanno minimamente a perdere così, e cercano in tutti i modi di spingere. L’unico a riuscire a battere Regan è però il solito Sirianni, al termine di un’azione personale al 39.25, buona per mandare le squadre all’ultimo riposo sul 4 a 1.
Nel terzo tempo l’apertura è tutta a favore degli altoatesini che spingono come matti, ma i valligiani sono spietati in contropiede: Pozzi al 46.06 si invola sulla desta, il suo tiro non è trattenuto bene Nikkila e il più lesto ad avventarsi sul puck è Silva per il 5 a 1. Finita? Macché, Stefan Mair non molla di un centimetro e la difesa dei piemontesi è messa sotto assedio ma riesce a difendersi con ordine, e con un Regan sempre in grande forma. Al 49.49 i lupi accorciano le distanze, dato che un tiro di Hofer viene respinto ma l’accorrente Helfer non sbaglia e fa 5 a 2. Nei minuti seguenti la chance più grossa per riaprire tutto capita sulla stecca di Desmet, ma una grande parata di Regan in spaccata dice di no, e al 57.35 è Marco Pozzi a infilare il disco nella porta vuota per il definitivo 6 a 2. Arriva così una grande vittoria per la Valpe, che aggancia il Renon al terzo posto e continua a godersi una formazione assolutamente entusiasmante, mentre per il Pusteria arriva uno stop tutto sommato accettabile, e solo dopo 60 minuti nei quali i ragazzi di Mair hanno lottato con grande grinta e orgoglio.